Sì, queste due classi di attività hanno obiettivi di investimento molto simili, infatti il bitcoin è a volte indicato come "oro 2.0". Uno è fisico, l'altro è digitale. In entrambi i casi l'obiettivo è quello di immagazzinare valore al di fuori del sistema bancario, e di sfuggire alle conseguenze di politiche monetarie irresponsabili che portano al deprezzamento di euro, dollari, ecc.

Oro: un investimento semplice con un rischio molto limitato

Il vantaggio dell'oro è soprattutto la robustezza del suo modello, che si basa su 3000 anni di uso monetario. È l'ultima riserva di valore, quella che è sopravvissuta alla storia, alle crisi e alle guerre. L'oro permette di conservare molto valore in un piccolo volume. Ha anche un'eccellente resistenza agli shock di mercato, offre una delle volatilità più basse se la si confronta con le azioni e, a maggior ragione, con le criptovalute. Il rischio è molto limitato con l'oro. Infine, comprare oro è molto semplice, basta andare allo sportello di un commerciante d'oro come Godot & Fils.

Bitcoin: un investimento ad alto potenziale per i tecnofili

Bitcoin è molto volatile, il suo prezzo può variare di oltre il 50% in un mese, quindi è chiaramente un asset molto più rischioso dell'oro. La sua storia è molto recente, dato che è stato creato nel 2009. Ma questa storia recente mostra che il rischio è sparito una volta che si tiene bitcoin per almeno 3 anni, e i guadagni potenziali sono ineguagliati dai mercati.

Dalla sua creazione, il bitcoin ha guadagnato una media del 150% all'anno! Bitcoin ha dei vantaggi che l'oro non ha: si possono inviare bitcoin dall'altra parte del mondo in pochi minuti, 24/7, senza un intermediario bancario, praticamente a costo zero. Bitcoin è anche un bene più "duro" dell'oro: non ci saranno mai più di 21 milioni di bitcoin in circolazione, è in programma, è deflazionistico. Mentre l'oro sta aumentando le sue scorte globali di circa 3.000 tonnellate ogni anno, attraverso l'estrazione, su un totale esistente di 190.000 tonnellate, un'inflazione di circa 1,5% all'anno. E si stima che ci siano ancora almeno 35.000 tonnellate d'oro da estrarre dalla terra...

Il Bitcoin è anche non sequestrabile, non tassabile, a condizione che non sia immagazzinato nelle borse online ma nei cosiddetti portafogli elettronici "freddi". E bisogna dire che per un principiante, comprare bitcoin non è né semplice né necessariamente rassicurante: devi aprire un conto su uno scambiatore di cui hai caricato l'applicazione, finanziare il conto, comprare e poi trasferire i tuoi bitcoin sui ledger... c'è una barriera generazionale, culturale e tecnologica. Per non parlare del quadro normativo piuttosto immaturo. Almeno per il momento.

 

Nella misura in cui questi due attivi hanno lo stesso scopo ma profili diversi, così come una bassa correlazione, può essere molto rilevante investire in entrambi a fini di diversificazione. Ognuno regolerà poi la proporzione secondo la sua tolleranza al rischio...