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Inflazione, politica monetaria, crisi sanitaria, guerra in Ucraina... tutti questi fattori influenzano il prezzo dell'oro

Il 01/04/2022 da Christophe Lavigne in "Notizie finanziarie"

Di fronte a una combinazione di fenomeni eccezionali, il prezzo dei metalli preziosi, anche se chiaramente in fase di consolidamento al momento della scrittura, ci sta graziando con eventi storici da diverse settimane. Il più notevole di questi è stato il superamento, certo temporaneo ma comunque senza precedenti, del limite di 60,00 euro al grammo per l'oro fino.

 

Lo shock inflazionistico

Diverse dinamiche si sono combinate per sostenere questo grande movimento fondamentale. Questo impressionante aumento dei prezzi evidenzia anche lo shock inflazionistico in corso.


Tra queste dinamiche, lo sfondo è naturalmente la continuazione delle politiche monetarie accomodanti delle banche centrali. Nonostante l'ultimo aumento dei tassi di riferimento della Fed (che in realtà erano in gran parte simbolici), i prezzi dei metalli preziosi non sono stati influenzati in alcun modo.


Oltre a questo movimento di base legato alla politica monetaria, c'è il problema di una crisi sanitaria irrisolta.

L'emergere periodico di nuove varianti, nonostante l'ampia copertura vaccinale, ha portato alcuni paesi, tra cui la Cina, a mantenere severe politiche di restrizione e contenimento. Questo "stop and go" permanente genera grandi perturbazioni nei flussi di produzione e di logistica su scala internazionale.


Infine, e questa è la questione principale del momento, il conflitto in Ucraina, che rivela tensioni molto più profonde tra l'Occidente e il blocco sino-russo, sta generando grandi problemi energetici attraverso l'esplosione del prezzo degli idrocarburi. Questa divisione geopolitica ha anche generato un potenziale movimento di de-globalizzazione, particolarmente costoso dato che le imprese occidentali hanno delegato il loro apparato produttivo all'Asia.

 

Outlook

Di fronte a questo improvviso e potenzialmente duraturo aumento dei prezzi, il corso logico di azione per le banche centrali dovrebbe essere quello di aumentare i tassi di riferimento in modo altrettanto massiccio. Tuttavia, tali azioni sembrano totalmente illusorie visti i livelli stratosferici di debito che sono stati raggiunti. E il conflitto con la Russia giustifica ora la mancanza di un'azione risoluta delle banche centrali.

Così, a breve termine, un possibile accordo di cessate il fuoco tra le autorità russe e ucraine sarebbe naturalmente un fattore al ribasso per il prezzo dell'oro.


Tuttavia, a lungo termine, è chiaro che il deprezzamento delle valute fiat è destinato a continuare e persino ad accelerare. In questo contesto, mantenere una parte importante dei propri risparmi in euro sta diventando un esercizio sempre più pericoloso. La trasformazione in beni tangibili stabili, come l'oro, diventerà cruciale.


Da Christophe Lavigne


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